Comunità Energetiche e nuovi incentivi: tutte le novità
Arriva dalla KEY, la Fiera della Transizione di Rimini, l’ultima novità in quanto a Comunità Energetiche e incentivi.
Proprio nel corso dell’ultima edizione infatti, la 18esima che si concluderà il prossimo 7 marzo, il Ministro dell’ambiente Fratin ha condiviso con il pubblico diverse novità importanti nel panorama delle CER. Ecco le principali.
Estensione dei beneficiari degli incentivi
Se in precedenza i contributi a fondo perduto del 40%, finanziati dal PNRR, erano riservati a impianti situati in comuni con una popolazione inferiore ai 5.000 abitanti, da adesso il limite verrà innalzato ulteriormente. Lo conferma lo stesso Ministro dell’Ambiente che ha annunciato l’estensione di questo tetto massimo ai comuni fino a 30.000 abitanti, ampliando significativamente la platea dei potenziali beneficiari. 
Proroga dei termini per la presentazione delle domande
Più margine anche per chi ha presentato -o presenterà- le domande per il contributo in conto capitale e anche per quelle relative alla qualifica come CER.
Questa notizia è arrivata da Paolo Arrigoni, presidente del Gse che ha confermato, a fronte della grande quantità di richieste, che il termine ultimo per la presentazione delle domande di accesso agli incentivi è stato prorogato dal 31 marzo al 30 novembre 2025.
Questa estensione offre più tempo alle amministrazioni locali e agli altri soggetti interessati per predisporre e inviare le proprie richieste. 
Inclusione di nuovi soggetti giuridici
È stata ampliata la tipologia di soggetti ammessi a beneficiare degli incentivi, includendo anche consorzi ed enti di bonifica che, in precedenza, non erano chiaramente inquadrati nelle normative vigenti. Questa modifica mira a coinvolgere un numero maggiore di attori nella promozione delle CER. 
Introduzione dell’autoconsumo a distanza
Non finisce qui, perchè per incentivare ulteriormente lo sviluppo delle comunità energetiche, è stata introdotta la possibilità dell’autoconsumo a distanza. Questa misura consentirà ai membri di una CER di beneficiare dell’energia prodotta anche se non direttamente collegati all’impianto di produzione, favorendo una maggiore flessibilità e diffusione del modello. 
Obiettivi e progressi: cosa riserva il futuro per le comunità energetiche
L’obiettivo principale di queste novità, come ha spiegato il Ministro, è raggiungere una significativa diffusione delle CER entro giugno 2026.
Come accennato anche sopra infatti i lavori in questo senso non si fermano: fino ad oggi infatti sono state presentate oltre 2.000 domande per contributi in conto capitale e più di 750 richieste di qualifica come CER, delle quali 400 hanno già ottenuto esito positivo.
Le recenti modifiche normative e l’ampliamento degli incentivi rappresentano un passo significativo verso la transizione energetica sostenibile in Italia. Le comunità energetiche rinnovabili offrono l’opportunità di coinvolgere attivamente cittadini, imprese e istituzioni nella produzione e gestione dell’energia, promuovendo l’autoconsumo e riducendo l’impatto ambientale.